L’etichettatura nutrizionale si applica in tutta l’Unione europea; attualmente è facoltativa, tuttavia diviene obbligatoria quando un’indicazione nutrizionale figura sull’etichetta o in una pubblicità.
L’etichetta nutrizionale è una informazione rivolta al consumatore riportata sull’etichetta di un prodotto alimentare, solitamente in forma di tabella, in cui sono presenti i dati relativi al valore energetico del prodotto ed al suo contenuto in macronutrienti (proteine, lipidi e carboidrati). Con l’aumento dei problemi di salute legati all’obesità ed al sovrappeso, la presenza di informazioni nutrizionali sull’etichetta dei prodotti alimentari diventa di primaria importanza per un’alimentazione bilanciata e che apporti un valore energetico proporzionale al reale fabbisogno dell’organismo.
In generale le etichette nutrizionali sono di due tipologie:
- Etichetta nutrizionale base: valore energetico e quantità di proteine, grassi, e carboidrati
- Etichetta nutrizionale completa: valore energetico e quantità di proteine, grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, fibre alimentari, sodio.
L’etichettatura nutrizionale è facoltativa, a meno che un’indicazione nutrizionale compaia sulla confezione o nella pubblicità del prodotto alimentare. La tabella nutrizionale completa è obbligatoria in etichetta quando viene fornita un’informazione nutrizionale relativa ad acidi grassi saturi, zuccheri, fibre alimentari o sodio (se ad esempio sulla confezione appare la dicitura “con pochi zuccheri”).
Altre informazioni che possono essere aggiunte (obbligatoriamente se oggetto di informazione nutrizionale) sono le quantità di amido, polialcoli, acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, colesterolo, vitamine e sali minerali.
Le quantità vengono così espresse:
– Valore energetico: viene espresso in kcal e in kJ per 100 grammi o 100 ml;
– Proteine, grassi (escluso il colesterolo), carboidrati, fibre alimentari e sodio: vengono espressi in grammi su 100 grammi o 100 ml;
– Colesterolo: viene espresso in milligrammi su 100 grammi o 100 ml.
Le quantità possono poi essere anche riferite alla razione o a porzione, se il numero di porzioni viene indicato nell’etichetta.
I dati sulle vitamine e sui sali minerali, se presenti, vengono espressi in µg o mg su 100g o 100ml e devono inoltre essere espressi anche come percentuale della razione giornaliera raccomandata (RDA).
L’etichetta ci consente di sapere se l’alimento è ipocalorico (in assoluto o relativamente alla sua classe di appartenenza; per esempio una confettura da 130 kcal/100 g è ipocalorica nell’insieme “confetture” dove esistono prodotti da 250 kcal/100 g), se è glicidico (se contiene cioè molti carboidrati), proteico (se contiene molte proteine) o lipidico (se contiene molti grassi).
Valore energetico
Il valore calorico si può valutare approssimativamente conoscendo le quantità di proteine, carboidrati e grassi contenute nell’alimento; sapendo che indicativamente 1g di proteine ed 1g di zuccheri hanno un valore calorico di 4kcal, mentre 1g di grassi ha un valore calorico di 9kcal, con un semplice calcolo si può ottenere il valore calorico dell’alimento:
calorie totali (in kcal) = 4 x (g proteine + g carboidrati) + 9 x (g grassi).
Da notare che alcuni prodotti dietetici usano polialcoli che sono carboidrati che apportano solo 2,4 kcal/g. Normalmente la quantità di polialcoli è indicata separatamente da quella dei carboidrati.
Lo stesso discorso vale per le fibre che chimicamente rientrano tra i carboidrati, ma apportano circa 2kcal/g in quanto non vengono digeriti né assorbiti dall’intestino umano: un alimento i cui carboidrati sono in larga parte costituiti da fibre avrà meno calorie rispetto ad uno i cui carboidrati sono costituiti da zuccheri.
Per una precisa determinazione del valore energetico bisognerebbe anche tenere presente il differente grado di digeribilità degli alimenti: meno un alimento viene assorbito e meno calorie apporta all’organismo. Esiste inoltre la variabilità all’interno della singola tipologia di alimento: due mele di qualità diversa sono energeticamente diverse, come lo sono anche due mele della stessa qualità se una è acerba e l’altra è matura.
Novità normative
Il REGOLAMENTO (UE) N. 1169/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 25 ottobre 2011 stabilisce che l’etichetta nutrizionale sarà obbligatoria su tutti i prodotti al fine di favorire la comprensione da parte dei consumatori delle caratteristiche nutrizionali degli alimenti, per poter fare delle giuste valutazioni nel quadro di una alimentazione corretta ed equilibrata.
Il nuovo regolamento si applicherà a tutti gli alimenti destinati al consumatore finale, compresi quelli somministrati da ristoranti, mense, ospedali, catering, nonché i prodotti destinati alla ristorazione (rimangono esclusi da gran parte delle informazioni obbligatorie gli alimenti pre-incartati nei supermercati “per la vendita diretta”).
Le bevande alcoliche (>1,2% vol.) soggette ad apposita disciplina comunitaria, restano esentate dagli obblighi di indicazione di informazioni nutrizionali.
Le dichiarazioni nutrizionali obbligatorie saranno le seguenti:
(a) valore energetico
(b) la quantità di grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale.
Se necessario, l’indicazione che il contenuto salino è dovuto esclusivamente al sodio naturalmente presente nell’alimento può apparire in prossimità della dichiarazione nutrizionale.
I valori dichiarati potranno essere valori medi basati su:
(a) analisi degli alimenti effettuate dal produttore;
(b) un calcolo a partire dai valori medi noti o effettivi degli ingredienti utilizzati, oppure
(c) un calcolo in base a dati generalmente fissati e accettati.
Entro tre anni dall’entrata in vigore del regolamento verrà redatto un rapporto sulla possibile presenza obbligatoria degli acidi grassi trans (TFA) nella tabella nutrizionale; il dossier sarà accompagnato da una proposta legislativa: sino a quel momento non è consentita l’indicazione dei TFA, neppure su base volontaria.
Per aiutare i consumatori a confrontare le diverse offerte di alimenti, l’informazione sugli elementi nutritivi e sulla quantità di energia dovrà essere indicata su 100g o 100ml (ed eventualmente, su base volontaria, alla porzione) e dovrà esserne assicurata la leggibilità, tenendo conto di criteri come le dimensioni e lo stile dei caratteri.
Viene esplicitamente ammesso l’utilizzo dei Reference Intakes (o GDA’s, Guideline Daily Amounts, quantità giornaliere indicative), su base volontaria, per esprimere in termini percentuali il contributo di una porzione di alimento rispetto ai fabbisogni medi quotidiani, con dovere di precisare che “i valori si riferiscono a un adulto medio (8400kJ/2000kcal)”; a tal fine viene tra l’altro introdotto un apporto medio giornaliero raccomandato per le proteine, pari a 50g.
FONTI
– DIRETTIVA 90/496/CEE DEL CONSIGLIO del 24 settembre 1990 relativa all’etichettatura nutrizionale dei prodotti alimentari
– Reg UE 1169/2011